Dalle Dolomiti alle Alpi Giulie: le mie 10 escursioni preferite
Un'uscita dedicata in particolare a chi ama la montagna, ma c’è qualcosa anche per chi agli scarponi preferisce il costume da bagno. Destinazioni e suggerimenti di lettura aspettando le vacanze.
Ciao, come state?
Come vi anticipavo un paio di settimane fa, per questa uscita di EliMail ho preparato un po' di suggerimenti per chi andrà in montagna. Se però la vostra destinazione non sarà questa, potete dare uno sguardo rapido e proseguire con lo scroll fino in fondo, dove ci sono spunti di lettura diversi.
Una volta tornata a valle
...vorrei tenere il passo a ritmo e raccontarvi sul blog quasi tutte le escursioni che faccio, ma fra stare nella natura o davanti al computer, nel weekend scelgo più spesso la prima. Quindi per i miei 10 percorsi preferiti in montagna ho deciso di includerne lo stesso alcuni su cui non ho ancora pubblicato degli articoli: alcune sono davvero belli e non voglio fare a meno di consigliarveli. Sono abbastanza certa che saprete meglio di me dove andare a cercare le info che qui mancano.
Ecco qua la mia top 10, rigorosamente in ordine sparso. Il numero l'ho messo solo per non perdere il conto mentre scrivo.
📌 Trentino-Alto Adige
#1 Lago di Antermoia da Campitello, Val di Fassa (TN)
Insieme al Piz Boè, il Lago di Antermoia è il motivo per cui sono tornata in Val di Fassa per due estati di seguito: durante la prima vacanza non ero riuscita ad andarci, sono tornata anche per fare questo percorso. Mi affascinava il fatto che il lago sia raggiungibile solo a piedi, con una camminata bella lunga (11,5 km) e 733 metri di dislivello. Io l'ho visto sotto un cielo grigio e coperto, eppure per me rimane uno dei posti più belli fra le Dolomiti. Ci sono più percorsi per arrivarci, le informazioni le trovate tutte qui. Il più facile è quello dalla Val Duron, già ve lo anticipo.
#2 Piz Boè da Sass Pordoi, Val di Fassa (TN)
Questa è un'escursione più facile, sebbene l'altitudine del Piz sia notevole (3.152 m) e il dislivello si concentri tutto alla fine. La forma a cono, il rifugio visibile anche dalla Val di Fassa e le nuvole che si arrotolano sui pendii lunari di questa vetta sono affascinanti, ma mai quanto il panorama che si vede da lassù. Sembra di stare al cinema. Se volete fare questa camminata, qui c'è l'articolo con tutte le info (la cartina è la Tabacco 06).
#3 Anello dal Rifugio Pederü ai rifugi Lavarella e Fanes, Marebbe (BZ)
L'anno scorso ho trascorso al Rifugio Pederü uno dei migliori weekend fra le Dolomiti. I sentieri iniziano proprio fuori dall'albergo, si può partire la mattina prestissimo, con l'umidità dei boschi che sale dai cespugli al levar del sole. L'anello è piuttosto lungo (14 km, quasi 5 ore) ma l'altopiano di Fanes è uno dei più suggestivi dell'Alto Adige, con alpeggi a perdita d'occhio e ruscelli allegri. Sul blog qualche dettaglio in più e dei consigli sullle altre escursioni da fare dal Pederü, altrimenti la carta topografica di questa zona è la Tabacco 031.
#4 Anello del passo Vaiolon, Val d’Ega (BZ)
Credo che sia la camminata più difficile che ho fatto fino ad ora, nonostante tutto sommato il percorso sia di soli 6,3 km e il dislivello affrontabile (503 m D+). Oltre trecento di quei metri però si concentrano tutti poco prima di salire sul passo Vaiolon. Il sentiero in parte attrezzato già da lontano mette un po' di soggezione, ma si fa, si fa. Basta munirsi di pazienza e mai guardare indietro se come me soffrite di vertigini. Il cartello del CAI nel punto in cui si scavalca il versante della montagna affacciato sul Latemar tira fuori la tenacia che serve per arrivare in cima. Poi per la verità la discesa non è tanto più facile, ma lo sforzo pare superato e ci si può godere il panorama fino al Rifugio Roda di Vael, ultima tappa dell'anello prima di riprendere la seggiovia del Rifugio Paolina. L'articolo di questa camminata non è ancora pronto, ma in questa pagina potete dare un'occhiata alla mappa. Se volete farlo, controllate prima se è aperto perché fino a qualche giorno fa c’era un tratto chiuso per lavori. La cartina è la Tabacco 06.
#5 Da Col Raiser al Monte Seceda, Val Gardena (BZ)
Ci sono stata da poco (trovate le stories di Instagram in evidenza qui) e non per nulla il Seceda è una delle cime più fotografate della Val Gardena. Uno dei motivi, oltre alla sua bellezza, è presto detto: volendo si arriva comodi comodi in funivia da Ortisei, dritti dalla valle alla vetta senza nemmeno una sudatina. Ma io la sudata vi suggerisco di farla perché il percorso da Col Raiser, sebbene sia cattivello, è di una bellezza che mette in pausa la testa. Qui vi metto la mappetta del giro che ho fatto, ma se prendete una cartina vedete che le varianti fattibili sono molte (Tabacco 05). Un paio di suggerimenti forse scontati, ma necessari: portate crema solare a pacchi che non c'è un albero nemmeno a pagarlo, e partite la mattina presto. I 2.519 m del Seceda sono molto frequentati in alta stagione.
#6 Tre Cime di Lavaredo dal Rifugio Auronzo, Auronzo di Cadore (BL)
Classico. A luglio anche affollato probabilmente (ad agosto ve lo garantisco), ma secondo me è una delle camminate da fare almeno un paio di volte nella vita, perché quei tre enormi sassi in mezzo a una spianata di roccia sono qualcosa di pazzesco. I percorsi per le Tre Cime sono più di uno e in questo articolo trovate le info aggiornate (anche sul pedaggio) per partire dal Rifugio Auronzo. L'alternativa dalla Val Fiscalina non l'ho ancora fatta, vediamo se entro l'autunno riesco ad andarci. Se voi avete info o consigli a riguardo li ascolto volentieri, scrivetemi nei commenti o rispondete pure a questa mail. :)
📌 Friuli Venezia Giulia
#7 Altopiano del Montasio e Cima di Terrarossa, Chiusaforte (UD)
Se mi chiedete qual è il mio posto preferito in Friuli Venezia Giulia, dove abito, non ho dubbi: l'Altopiano del Montasio, fra gli alpeggi incorniciati dallo Jof di Montasio a nord ovest e dal Canin verso sud.
Le camminate da fare qui sono tante: la più facile è in falsopiano da Malga Montasio a Casera Cregnedul (ve ne parlo in questo articolo). Chi invece vuole sfidare le gambe può salire fino in cima allo Jof (difficile) o sulla Cima di Terrarossa, dove sono stata un paio di settimane fa. I 972 metri di dislivello e oltre 12 km sono tosti, ma di per sé il sentiero è facile e una volta in cima si dimentica anche la fatica. Da lassù ci si sente re e regine del mondo allungando lo sguardo sull'Altopiano, le vette del Montasio, dello Jof di Miezegnot e sul santuario del Monte Lussari in lontananza. E là sotto sul versante nord, la Val Saisera ispira le prossime uscite.
#8 Jof di Sompdogna e percorsi dalla Val Saisera, Tarvisio (UD)
Scendiamo sull'altro versante del Montasio e ripartiamo dalla Val Saisera appunto, dove si possono fare percorsi di livelli diversi: Saisera Wild Track (facilissimo, info qui), salita al Rifugio Pellarini, e le più difficili Cima del Cacciatore, Monte Lussari e anello dello Jof di Sompdogna (bello impegnativo). Quest'ultimo lo metto fra i miei preferiti per la soddisfazione di averlo fatto, anche se nel mentre un ghiaione scosceso mi ha dato qualche grattacapo con la nausea. Non una camminata per principianti insomma, ma per chi vuole alzare l'asticella. Un po’ di info più dettagliate le potete leggere qui, e per tutte le camminate in zona la cartina di riferimento è la Tabacco 019.
#9 Da Casera Ramaz a Rifugio Fabiani, Paularo (UD)
Con le ultime due torniamo a un ritmo più tranquillo, a partire dalla camminata fino al Rifugio Fabiani in Carnia. Il percorso è semplice, su strada battuta, e il rifugio in un posto molto scenografico: dopo circa 5 km sul Sentiero dei Silenzi si arriva in una valle ampia e ariosa. Super grazioso in mezzo al prato, vi consiglio di salvare il Rifugio Fabiani nelle note o nella lista dei posti in cui andare a dormire una notte: nel pernottamento sono compresi cena, colazione, doccia e anche la biancheria da letto, non è necessario portare il sacco a pelo. Si può andar su con lo zaino leggero. :)
La cartina per questo percorso è la Tabacco 09.
#10 Pozze Smeraldine, Tramonti di Sopra (PN)
Ultima, ma non certo per bellezza. La camminata fino alle Pozze Smeraldine mantiene la promessa del proprio nome, le acque nelle conche del Meduna sono davvero di quel colore. Raggiungerle è semplice con una camminata di pochi chilometri in falsopiano, che, insieme al refrigerio del torrente, nel weekend naturalmente rende questo posto molto frequentato. Se potete, andate la mattina presto, durante la settimana. Le info su dove parcheggiare e come allungare il vostro percorso se per voi l'acqua è troppo fredda le trovate tutte qui.
☀️ Non solo montagna
Altre destinazioni per le prossime partenze, anche se spero che abbiate già prenotato le vostre ferie, a questo punto dell’anno.
Barcellona e la Spagna. Se ne parla parecchio in questi giorni: in Spagna ci sono molte proteste contro i turisti e sembra che a Barcellona vogliano mettere al bando gli affitti brevi a partire dal 2029. Mi sembra una posizione un po’ estrema, ma da certi punti di vista anche comprensibile (se volete saperne di più, un articolo qui). Se nel frattempo avete in programma di andare verso la penisola iberica, vi suggerisco di leggere l’articolo sulle case di Gaudí a Barcellona e quello su come muoversi a Maiorca, che in estate è molto apprezzata come destinazione per le ferie.
Ho pubblicato da poco un approfondimento per organizzare un itinerario in Thailandia del sud, e visto che c’ero ho aggiornato anche quello sulla Thailandia del nord.
Se vi piacerebbe andarci ma non sapete ancora quando, date un’occhiata anche a questo articolo sui periodi migliori per un viaggio in Thailandia, anche in base alle zone.
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FYI, la newsletter che ha preso più like e condivisioni di sempre è quella in cui ho scritto “pararmi il c***” nel sottotitolo. Son soddisfazioni. E io che pensavo vi sareste disiscritti tutti.
Se ve la siete persa ⬇️
Il link più cliccato della scorsa newsletter è la lista in PDF per preparare il bagaglio a mano.
Seconda in classifica, quella sul cosa mettere in valigia per andare in montagna in estate. Vi piacciono le liste, eh?
Una newsletter che ho letto di recente e mi è piaciuta: l’ultima newsletter di
, viaggiatore da tre anni, quando dice che in viaggio alcuni sconosciuti hanno conosciuto di lui cose che nemmeno i suoi migliori amici sapranno mai. Anche a me è capitato a volte.Infine, visto che ne abbiamo parlato tanto: un’app per chi vuole andare in montagna: io uso Outdooractive, va benissimo per calcolare i percorsi da fare e per ritrovare il percorso se perdo quello giusto. Però non riesco ancora a sostituire le mappe in carta con lo smartphone, sono sincera. Un po’ boomer anche magari, ma a me la carta va meglio perché non si scarica.
Io sono Elisa Malisan, e insieme al mio compagno Luca sono autrice del blog di viaggi Elimeli. Di mestiere mi occupo di comunicazione, marketing e robe del genere. In sostanza, scrivo molto per il web e non solo. Sono specializzata in viaggi in sudest asiatico, proprio in questo periodo infatti sto organizzando il prossimo. :) Come avrai capito, durante i weekend vado spesso in montagna e quando ho voglia di riposare le gambe alterno i sentieri a qualche città d’arte in Europa.
A presto,
Elisa
Newsletter da salvare! Volendo fare un trekking unico di qualche giorno, facendo tappa in diversi rifugi, cosa consigli? Esistono opzioni simili?