Lentezza, ad alta quota (ma non solo)
Estate in montagna o con vista su orizzonti piatti? Entrambe, purché all'insegna della lentezza. In questa newsletter parliamo di come rallentare il passo. Con un’ospite speciale, anche.
Ciao,
Come state?
Per questa newsletter di luglio vorrei provare a portarvi in alto. Non solo su sentieri in salita. Vorrei soffermarmi soprattutto sulla lentezza.
Questa parola mi fa pensare alla montagna perché negli ultimi anni è il mio posto speciale per rallentare. Quando vado a camminare posso mettere in pausa il cervello, le notifiche e tutto il resto per tenere botto di fronte a una fatica fisica che non faccio tutti i giorni. Mi posso concentrare sul presente, anziché andare avanti al ritmo forsennato della settimana, scandito da doveri e pochi piaceri. Spesso arrivo al weekend più affaticata che non dopo una scarpinata di quattro o cinque ore.
Ma tu sei matta. Mi dice qualche amica o collega ogni tanto, quando il lunedì mi presento con le gambe dure come tronchi e la faccia bruciata dal sole. Stanca. Soddisfatta.
Nel weekend vado spesso a cercare i fianchi aspri delle Alpi Giulie o quelli più dolci della Carnia, in quegli angoli di Friuli-Venezia Giulia dove il telefono non prende e se ogni tanto acciuffa uno straccio di segnale è della rete austriaca o slovena. Sull’Altopiano del Montasio, nella zona dei laghi di Fusine, in Val Saisera e dintorni trovo quella lentezza del passo e del monologo interiore che mi serve per affrontare la settimana successiva. Non so se anche voi avete un posto preferito per fare la stessa cosa.
Pausa di riflessione
Poi ci sono le pause vere e proprie per me, quelle fra le Dolomiti. Se siete stati in Trentino-Alto Adige in piena estate sapete bene che trovare uno spazio per il silenzio è difficile anche da quelle parti. Ciononostante ci torno sempre volentieri, anzi, quest’anno farò il bis.
Come vi raccontavo nella newsletter del mese scorso, a giugno infatti sono stata per qualche giorno a Trento con un gruppo di colleghi blogger. Abbiamo visitato insieme la città e, sebbene non ci sia stato né tempo né meteo favorevole per mettere gli scarponi, è stata un’esperienza interessante per soffermarsi sul concetto della lentezza, questa volta nel sentire i sapori del territorio. Un weekend enogastronomico a Trento per me è stata una cosa del tutto nuova e devo dire che sono tornata a casa molto appagata. Ve ne parlo in questo articolo e anzi, vi consiglio di leggerlo perché ci sono tutti gli indirizzi giusti per mangiare e bere bene.
Il prossimo mese dunque saremo ancora in Trentino-Alto Adige. Dopo le scarpinate in Val di Fassa durante gli ultimi due anni (le più belle, per me: Piz Boè, lago di Antermoia e l’anello del Sassolungo, ma anche molti sentieri panoramici facili) quest’estate andremo in Val di Marebbe. Tornarci in agosto potrebbe sembrare un po’ masochistico, ma per quest’anno il grosso delle ferie è già andato e non potevo prenderne altrettante per un altro viaggio lungo. Quindi per evitare di ritrovarmi imbottigliata nel traffico delle valli a Ferragosto, questa volta ho optato per la prima e più collaudata “regola” per sopravvivere in montagna in alta stagione: salire di quota. Alloggeremo in un albergo ai piedi delle Dolomiti, a oltre 1500 metri di altitudine. Non vedo l’ora di vedere l’alba fra le montagne.
Orizzonti piatti o collinari
Chi fra voi invece preferisce un tipo di vacanza diversa, in spiaggia o fra musei, borghi e città d’arte, qualche altro consiglio di lettura e uno spunto da Mimì Palamara, autrice del blog Spunti di Viaggio, a cui ho chiesto qual è il suo consiglio per vivere le vacanze con lentezza.
Se siete alle prese con la scelta su dove trascorrere le vostre vacanze estive, fra mare e montagne, non posso che indirizzarvi verso una meta ancora lontana dal turismo di massa, ma ricchissima di mille cose da vedere: visitate la Calabria.
Una destinazione che ben si presta alle vacanze in modalità “slow”, vacanze lente, durante le quali poter esplorare i territori a piedi o in bici, fare escursioni in barca lungo i suoi ottocento chilometri di costa, o provare esperienze enogastronomiche di alto livello “gustativo”.
Immenso poi, il patrimonio culturale e naturalistico racchiuso fra i suoi 4 parchi nazionali, i borghi, i Musei e i Parchi archeologici, le Chiese bizantine, i Castelli e le torri di avvistamento lungo le sue coste.
Mari e montagne, borghi e città dove è ancora possibile vivere ad un ritmo lento, respirando l’autenticità ed il calore dell’antica ospitalità calabrese.
Pensando alle vacanze estive e al mare poi, come non ricordare le 19 Bandiere Blu che sorridono al turchese trasparente e cristallino delle coste ioniche e tirreniche? Un mare davvero spettacolare, che nulla ha da invidiare alle coste più blasonate.
Volete un “esempio pratico” di ciò che vi scrivo? Vi porto allora sulle spiagge più belle sulla costa ionica di Reggio Calabria! Spiagge e mare molto amato dalle tartarughe Caretta Caretta. Qui, su quella che viene chiamata anche la “Costa Dei Gelsomini”, potete anche assistere alla schiusa delle uova e alla loro prima “corsa verso il Mar Jonio”!
Una terra da vivere lentamente da Nord a Sud, dalla Sila alla Sibaritide, passando per la Costa dei Cedri, Capo Vaticano, Tropea e tutta la Costa degli Dei, la Costa Viola con il magico gioiello del Borgo di Chianalea di Scilla, le Coste di isola Capo Rizzuto, degli Achei, dei Saraceni e degli Aranci.
C’è sempre qualcosa da scoprire in Calabria, e i Bronzi di Riace al Museo Archeologico di Reggio Calabria saranno il vostro benvenuto.
Assaporatela con tutti i 5 sensi, non vi deluderà.
Infine, qualche altro spunto di lettura, fra cultura e orizzonti sul blu.
Noto, la regina del tardo barocco siciliano. 6 curiosità per scoprirla
Una settimana a Santorini. Bianco e blu. Serve altro?
Orizzonti lontani: le spiagge più belle dello Sri Lanka
Posti da vedere (almeno) una volta nella vita: Halong Bay in Vietnam.
Spero che questo mese di luglio vi porti lontano con la testa. Se questa newsletter vi è piaciuta, sarò felice se vorrete mettere un like o condividerla con qualcun altro che potrebbe apprezzarla :)
Un abbraccio,
Elisa