Thailandia e ritorno. Per la seconda volta.
Qualcosa a proposito del viaggio appena concluso in Thailandia del sud, di contrasti, delle persone che ho incontrato.
Sono passate poco più di 48 ore, ho ancora gli strascichi del jet-lag, vado a sbattere dappertutto per le tante ore di trasferimenti, mi sveglio prima che faccia giorno. È un buon momento per scrivere però.
Tornare per la seconda volta mi crea uno shock emotivo prima ancora che fisico. Come ha scritto uno dei miei compagni di viaggio in un post su Instagram, è stata un'esperienza totalizzante. Da questo viaggio in Thailandia del sud ho portato con me una quantità di sensazioni così grande che, come l'anno scorso, non riesco a raccontare tutta in una volta. Sono troppe e devo ancora capirle fino in fondo.
Sono ancora stordita dalle emozioni che mi dà questo Paese, a cominciare da Bangkok, città di skyline lussuosi e templi fra i più sacri del sudest asiatico, climatizzatori a palla che per tenere fresco dentro fanno innalzare la temperatura esterna (già altissima) della città fino a quasi 40 gradi, il mercato dei fiori in cui ci si lascia stordire dal profumo di gelsomini, garofani e fiori di loto, e dalle mani sapienti dei mercanti che con i boccioli creano piccoli capolavori per i templi e le statue delle divinità.
Quando ci si muove verso sud, il contrasto della capitale con la natura dell’entroterra e delle isole lascia interdetti. Si passa dai palazzi in vetro e metallo alle spiagge bianchissime, abbaglianti delle isole Similan e delle Phi Phi Islands (si legge Pì Pì ed è lì che nel 2000 avevano girato The Beach, il film con Di Caprio). Sembra che solo arrivando fin qui, nel mare delle Andamane, il significato dei colori turchese e acquamarina acquistino finalmente un senso. Un senso che poi a parole non si riesce nemmeno tradurre tanto sono intense e trasparenti e assolute le sfumature di queste baie. Arrivarci può richiedere un bello sforzo a chi, come me, soffre il mal di mare e per delle ore all’apparenza interminabili deve imporre al proprio corpo di non sentirsi male mentre il motoscafo sbatte sulle onde. Ma proprio per questo, se vi dico che le isole Phi Phi e Similan secondo me sono due dei posti più belli del mondo, potete credermi.
E poi c'è quello che ho eletto a mio luogo del cuore di questo viaggio, il parco nazionale di Khao Sok, nella provincia di Surat Thani. Un’area in cui trionfa la giungla arrampicata su montagne carsiche che interrompono l’orizzonte del lago artificiale Cheow Lan e danno dimora a scimmie, uccelli, geki, farfalle e chissà che quali insetti più e meno velenosi, elefanti selvatici. Khao Sok è il piacere imperfetto del mio viaggio, un altro dei (già numerosi) motivi che senza dubbio mi riporteranno in Thailandia in futuro: colpa - o merito - di un lungo temporale che ha fatto annullare l’uscita in barca sul lago, sostituita da un pomeriggio di chiacchiere e risate con i miei compagni di viaggio in un resort da sogno.
Compagni di viaggio, appunto. Non so che esperienze abbiate voi quanto a compagni di viaggio, ma secondo me non era scontato partire con dei perfetti sconosciuti e trovarsi bene. Abbiamo condiviso paesaggi, piatti piccanti, il caldo, i bagni in mare, la stanchezza. E le nostre storie, momenti di divertimento, alcuni ritagli difficili delle nostre vite passate e presenti. Le foto belle e quelle brutte. Siamo tornati contenti di esserci trovati, tristi di doverci salutare così presto.
Come avrete capito ho tanto da raccontarvi dopo questo viaggio. Dovrò suddividerlo in piccole parti per riconsegnarlo a voi. Intanto spero di essere riuscita a darvi un’idea dei posti magnifici che ho visto e di aver solleticato in voi la voglia di saperne di più, se non già or ora di andare. Mentre inizio a preparare gli articoli e i vari approfondimenti vi invito a scrivermi per qualsiasi domanda, dubbio o curiosità vi venga in mente su:
Itinerario in Thailandia del sud
Cosa fare e cosa vedere a Phuket, Khao Lak, Khao Sok e Bangkok — su cui trovate già un po’ di articoli sul blog
Come raggiungere i posti di cui vi ho parlato
Suggerimenti su come organizzare il viaggio con delle guide locali che parlano italiano. Ho una lista di contatti (affidabili) che mi ha mandato l’Ente del Turismo Thailandese, sarò felice di condividerla nel caso ne abbiate bisogno
Suggerimenti su dove alloggiare (gli hotel dove sono stata io erano semplicemente super, sarò felice di consigliarveli)
Consigli su compagnie aeree, voli con scalo, voli interni e assicurazione viaggio — aspetti su cui spesso mi scrivete per risolvere piccoli e grandi dubbi.
Potete rispondere a questa email o scrivere un commento su Substack, le vostre domande possono essere utili anche ad altri.
A presto,
Elisa