Boarding soon
Check-in online fatto. Ricontrollo il passaporto per la centesima volta, metto le ultime cose nel bagaglio a mano e vi racconto un paio di cose di Bruges prima di chiudere la valigia e andare.
Ciao a tutti,
come state?
Io pronta a partire, come avrete capito. Questo mese non sono riuscita a preparare in tempo la newsletter che avevo in mente: prima di un viaggio le cose da fare sono tante, soprattutto quando non c'è nessuno che organizzi le cose al posto tuo. Per la verità, anche se un po' stressante, organizzare un viaggio costruendolo da zero mi piace moltissimo. Luca va un po' in sbattimento in questa fase, io invece la vivo più come mettere insieme i pezzi di un puzzle: volo, itinerario, hotel, trasferimenti, visite… Questa volta è stato un po' più complicato del solito, anche perché nel prossimo Paese che visiteremo ci sono ben tre fusi orari diversi, ma siamo quasi pronti.
#staytuned vi mostrerò tutto sulla prossima destinazione su Instagram e sul canale Whatsapp a partire da sabato 7 settembre. :)
🇧🇪 Un paio di cose a proposito di Bruges
In una visione molto ottimistica, prima di questa partenza avrei voluto raccontarvi tutto di Bruges sul blog, ma ovviamente non ce l'ho fatta. Ho pubblicato solo un articolo su come arrivare a Bruges da Bruxelles Charleroi, l'aeroporto dove atterrano i voli low cost dall'Italia. Salvatelo nei preferiti, che così ce l'avete pronto se salta fuori un volo a prezzo interessante.
A me Bruges è piaciuta tanto, così come le altre due città che ho visitato in nord Europa, Amsterdam e Copenaghen. Di queste zone amo due cose in modo particolare: la luce e l'architettura.
La luce del nord Europa secondo me è un po' come quella che si vede solo in alta montagna, ha un non so cosa che la fa sembrare più cristallina, brillante. Sarà l'inclinazione dei raggi solari o che da quelle parti ci si muove meno in auto e più con altri mezzi perciò c'è meno inquinamento, non so. Secondo Luca invece è merito del vento. In ogni caso, l’effetto è pazzesco, rasserenante.
E poi l'architettura, le facciate a gradoni delle case medievali e del Seicento, le finestre grandi, studiate per far entrare tutta la luce possibile a una latitudine in cui gli inverni sono lunghi e scuri, perciò quando c'è il sole bisogna catturare ogni raggio. A Bruges solo alcune costruzioni di epoca napoleonica avevano le finestre piccole, perché Bonaparte aveva messo una tassa sull'ampiezza delle finestre: in pratica i fiamminghi se non volevano vivere al buio dovevano pagare profumatamente.
Nel Medioevo Buges era città di grandi commerci, e le famiglie benestanti costruirono edifici che mettessero in mostra le loro ricchezze, motivo per cui sono così ricchi: ne è un esempio il magnifico museo della famiglia Gruut, dimora di una famiglia molto facoltosa.
Tutto il centro storico è tutto patrimonio Unesco, quindi tanto per fare un esempio i proprietari devono lasciare o ristrutturare le facciate degli edifici proprio com'erano, non le possono modificare a loro piacimento. Per questo la città è così suggestiva e accogliente.
Aggirandomi fra i canali e le vie residenziali ho pensato più volte che mi sarebbe piaciuto vedere gli interni di alcune case. Non deve essere male vivere da quelle parti, e se non fosse per il freddo che fa in inverno, quasi quasi ci farei un pensiero.
Ma a me piace tanto il caldo.
Qualche idea per settembre
Toccherà di nuovo anche a me fra un paio di settimane, quindi empatizzo molto con chi ha già concluso le vacanze: il rientro al lavoro è spesso faticoso, quindi, come dice una mia collega blogger, il trucco è avere sempre un biglietto (o un albergo) prenotato. Alcune idee per chi sta già pensando alla prossima meta:
Amsterdam, ovviamente. Ve ne parlo spesso perché ci ho lasciato il cuore e prima o poi spero di tornarci, magari proprio in autunno. Date un'occhiata ai quartieri da non perdere.
Valencia, per inseguire il caldo ancora un po'. In questo articolo vi racconto tre cose da fare in un weekend.
Venezia, che suona ovvia come destinazione ma non è mai scontata. Ci sono tornata di recente, così ho scritto per voi due itinerari per visitarla in due o tre giorni.
Quando molla il caldo, andare in montagna è ancora più piacevole secondo me. Per chi vuole salire di altitudine, 10 percorsi ad anello in Friuli Venezia Giulia e alcuni dei sentieri panoramici più belli del Trentino-Alto Adige.
🔗 Tips & Links
L'articolo più letto della scorsa newsletter è Cosa mettere in valigia + 10 cose insolite da portare in viaggio.
Il file più scaricato invece è quello per calcolare il budget di viaggio, e visto che ci sono ve lo rimetto. Potete scaricarlo qui.
Nelle scorse settimane mi è capitato spesso di leggere degli articoli a proposito di overtourism, in particolare legati al turismo di massa nelle zone di montagna, che in molti casi vengono letteralmente prese d'assalto anche a causa dei cambiamenti climatici. Questi due mi sono rimasti particolarmente impressi, ve li segnalo: il primo parla del turismo "mordi e fuggi" e delle escursioni in giornata, l'altro della necessità di regolare gli accessi alle zone più turistiche delle Dolomiti. Se vi va, fatemi sapere che ne pensate.
Bene, a questo punto vi saluto e vado a mettere le ultime cose in valigia. Ci vediamo presto sui social, o qui su Substack al rientro. Ci sarà molto da raccontare.
Un abbraccio,
Elisa
Io sono Elisa Malisan, e questa è la newsletter del mio blog.
Sono esperta di viaggi in sudest asiatico, indipendenti e talvolta insoliti.
Amo la natura, la montagna, le città d'arte, i libri (di viaggi, ma non solo).
Marketing e communications manager di professione,
viaggio e scrivo, non sempre in quest'ordine.
🌏 Just in (suit)case
Se hai un biglietto già prenotato per la prossima destinazione, per te 10% di sconto immediato sull’assicurazione viaggio con Heymondo.