3 cose di cui faccio volentieri a meno in viaggio
E 3 a cui non riesco proprio a rinunciare.
Scendo dal treno, mi avvio verso casa a piedi. Da oltre quattro mesi ho ricominciato a fare la pendolare. La mattina esco verso le 07.10, 15 minuti a piedi per andare in stazione, mezz’ora di treno (o 40-45-50 minuti, nei giorni meno propizi), altri 7-8 minuti a piedi prima di entrare in ufficio. And repeat la sera, a ritroso, un po’ come ai tempi dell’università. Oggi però poter rinunciare all’auto per andare al lavoro, dopo oltre tre lustri in cui è stata l’unica opzione, mi sembra veramente un lusso. Nonostante i ritardi, gli scioperi e qualche treno cancellato senza sciopero alcuno. Nonostante certi vicini di sedile che riempiono il vagone di rumori molesti scrollando il feed a tutto volume per sovrastare il rumore del treno. Fare la pendolare mi ha restituito delle porzioni di giornata che ogni tanto regalano una serendipità. Qualche giorno fa ad esempio ho colto un nesso nuovo fra il moto sempre simile del pendolare e la meraviglia di un viaggio. In entrambi i casi poter rinunciare all’auto per me è un privilegio, perché mi permette di ritrovare anche un altro lusso spesso smarrito: ritagliarmi qualche momento per scrivere mentre il mondo scorre fuori dal finestrino.
Io sono Elisa Malisan, autrice del blog di viaggi Elimeli, specializzata in viaggi indipendenti in sudest asiatico, appassionata di natura, montagna e cultura orientale. Quella che stai leggendo è EliMail, la mia newsletter di viaggi.
Less is more.
Oggi vorrei parlarvi di questo, dunque: cose a cui si rinuncia volentieri in viaggio. E cose di cui invece non si può proprio fare a meno. Per queste ultime, vi consiglio di leggere la mail fino in fondo, perché ci sono un paio di cosette utili per voi. 🙃
1) Rinunciare all’auto
O quantomeno alla guida. Per me rappresenta la libertà di non essere continuamente costretti a correre, potersi adeguare ai ritmi di una città, una nazione, un popolo. Dalla Sicilia al sudest asiatico, dove posso mi muovo con i mezzi pubblici, che aiutano a considerare gli spostamenti come una parte del viaggio, non necessariamente un elemento da velocizzare a tutti i costi. È un’occasione in più per guardare fuori dal finestrino, osservare le persone, o magari scambiare due chiacchiere, barriere linguistiche permettendo.
Anche i concetti di orario e puntualità assumono un significato diverso a volte. In certi posti, per sapere quando partono gli autobus locali bisogna ancora andare in stazione fisicamente. E in alcune zone dell’Asia i minivan o i taxi condivisi non hanno una tabella precisa: partono quando sono pieni.
3 posti in cui ho viaggiato senz’auto:
Thailandia: una destinazione in cui trovare dei mezzi per spostarsi è davvero l’ultimo dei problemi. Il mio itinerario fai da te nelle regioni del nord.
Sicilia orientale: molti mi avevano sconsigliato di provarci, eppure la mia esperienza è stata super positiva. Qui trovate l’itinerario.
Trentino-Alto Adige: dove si può prendere l’autobus per andare a camminare in montagna. E la macchina può rimanere in albergo.
2) Pianificare
È difficile non cadere nel tranello della pianificazione a tutti i costi quando i giorni a disposizione sono pochi e non si può partire con un biglietto di sola andata. Tuttavia anche con le classiche due settimane di ferie negli anni ho cominciato a fare scelte diverse. Oggi durante un itinerario mi piace tenere degli spazi completamente liberi per lasciare che il viaggio fluisca, come ho fatto in Indonesia, in parte. Da un lato, a Giava pianificare è stata una necessità: fare trekking di notte sul vulcano Kawah Ijen improvvisando sul momento non sarebbe stato possibile (a proposito, avete letto la newsletter precedente?). A Bali invece io e Luca avevamo prenotato solo gli hotel, il contenuto delle giornate lo abbiamo scelto di volta in volta. Ad esempio abbiamo deciso di restare al tempio Tirta Empul quasi tutto il giorno anziché fare solo una canonica visita guidata, perché proprio mentre stavamo pensando di andarcene è arrivato un corteo di almeno un centinaio di persone per pregare nel tempio. Abbiamo assistito a riti religiosi per celebrare la luna piena, danze balinesi in costumi tradizionali e rituali di purificazione. È stato memorabile.
3) Pastasciutta, pizza e caffè espresso
Lontano da casa in genere sono presa dalla curiosità di assaggiare piatti nuovi, perciò non mi manca la cucina italiana. Posso fare tranquillamente a meno di pasta e pizza senza tirare la gola, però ammetto che poi sono le prime due cose che cucino quando torno a casa.
Una cosa a cui invece non riesco proprio ad adattarmi è il caffè-brodaglia in caraffa che si trova in certi posti, a cui rinuncio volentieri in mancanza di un espresso come si deve. Per quello sì che ogni tanto ho pagato delle cifre imbarazzanti.
Tre cose a cui invece non posso rinunciare
Vi racconto le mie, se poi volete raccontarmi le vostre, potete rispondere a questa email o scrivere un commento in fondo alla newsletter (per farlo ci vuole l’app di Substack).
1) La natura
Ricordo le prime volte che sono tornata a casa dopo un viaggio in sudest asiatico, dopo lo Sri Lanka e il Vietnam in particolare, dove nelle zone di periferia le risaie e la foresta tropicale ricoprono gran parte del territorio. Tornata a casa, mi mancava tanto quel verde sconfinato. Lo stesso succede dopo qualche giorno in montagna, quando rientro in città e tutto mi sembra grigio e brutto. Vi capita mai?
3 posti in cui fare il pieno di clorofilla 🌿🌲🎋🌴
10 escursioni ad anello in Friuli Venezia Giulia (#staytuned, prossimamente sul blog un nuovo approfondimento su una valle stupenda in cui sono stata di recente a fare trekking)
Dhampus in Nepal, villaggio ai piedi dell’Annapurna
Un posto dove vorrò tornare senz’altro: il parco nazionale di Khao Sok in Thailandia, fra i rilievi carsici ammantati di foresta.
2) Carta, penna e fotocamera
In viaggio prendo sempre appunti a mano su un quaderno e mi piace molto scattare foto con la fotocamera, anziché usare il telefono per entrambe queste cose. Mi sembrano strumenti per coltivare la lentezza. Con lo smartphone mi pare di andare sempre di fretta e di dimenticare sia ciò che scrivo sia quel che fotografo alla velocità della luce. Penna e fotocamera obbligano a fermarsi fisicamente, a trovare una posizione stabile, fare una pausa, focalizzarsi completamente sulle cose.


3) Connessione internet
Spesso dico che vado in montagna volentieri dove il telefono ha poco segnale e che mi piace stare offline periodicamente, ma disconnettermi del tutto e usare solo il wi-fi degli alberghi o le connessioni pubbliche semplicemente non è pensabile. Durante un viaggio fai da te e con un itinerario da seguire, la connessione internet è indispensabile anche solo per orientarsi, trovare le indicazioni, chiamare un taxi o prenotare un albergo. Per non parlare poi del fattore sicurezza, propria e altrui. Non posso pensare di correre in un bar a chiedere se hanno il wifi per fare una chiamata in caso di emergenza o di restare in contatto con chi è a casa connettendomi solo una volta arrivata in hotel.
E vi dico la verità, anche dover stare attenta al consumo di dati con SIM locale che avevo acquistato durante l’ultimo viaggio l’ho trovato abbastanza stancante. È una cosa a cui non sono più abituata, c’è poco da fare.
Se siete in partenza per l’estero quest’estate e anche a voi servirà una connessione internet, date un’occhiata all’articolo in cui vi spiego come funzionano le eSIM per restare connessi in viaggio, magari sono quel che fa al caso vostro.
🔗 Tips, links e un paio di promo
Infine, prima di salutarci, qualche suggerimento di lettura dalle uscite precedenti di EliMail e due promozioni, utili soprattutto a chi ha già in programma il prossimo viaggio.
Le promozioni di cui prendere nota1: la prima si lega proprio al tema connessione internet. Quando si viaggia da soli e c’è bisogno di essere sempre connessi senza stare tanto a preoccuparsi dei consumi, una eSIM con traffico dati illimitato come quella di Holafly è una soluzione ottimale. Come lettori e lettrici del blog potete acquistarla con uno sconto del 5% su tutti i piani con il codice: ELIMELI.
Dulcis in fundo, a proposito di viaggiare in sicurezza ed essere coperti in caso di imprevisti, fino a domenica 29 giugno potete fare anche l’assicurazione viaggi Heymondo con uno sconto più alto del solito: -15% su tutte le polizze.
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E ora non mi resta che augurarvi buon viaggio :)
A presto,
Elisa
Io sono Elisa Malisan e quella che hai appena letto è la mia newsletter di viaggi. Se ti è piaciuta o l’hai trovata utile, puoi sostenere il mio progetto di scrittura puoi mettere un like, lasciare un commento o inoltrarla a qualcuno.
Concordo che sia bello rallentare in viaggio, soffermarsi di più in un luogo che non si conosce, guardare meglio o anche solo mettersi seduti senza pretese e senza aspettative. Qualcosa arriva sempre, e spesso son le cose più belle e inaspettate. 😄
Per quanto riguarda la pizza, la mangio una volta a settimana a prescindere da dove sono e devo dire che in viaggio ho incontrato pizze molto buone e pizzaioli molto bravi. E per il caffè sono come te, devo avere un buon caffè a qualsiasi prezzo, anche se mi porto sempre un caffè istantaneo per emergenza. Per l'organizzazione invece ne ho parlato proprio nella mia ultima newsletter, se hai poco tempo e sai cosa vuoi fare ci sta prenotare, anche perché molti posti potrebbero essere sold out. Poi io sono sempre disorganizzata, ma questa è un'altra storia! Bello leggerti, a presto