Pensa a lungo (raggio)
La prima newsletter del 2024, in cui si parla (già, di nuovo) di ferie, destinazioni asiatiche e consigli di viaggio. Perché sognare non costa nulla, ma con un biglietto aereo in mano viene meglio.
Ciao a tutti e a tutte,
come state?
Nonostante i maglioni di lana e i calzettoni pesanti, io sto pensando alla primavera e ai mesi estivi. Ho già un sacco di destinazioni in mente per i prossimi viaggi. Gennaio è propizio per studiare le carte geografiche e immaginare itinerari nuovi: compagnie aeree e agenzie viaggi online in questo periodo fanno tanti sconti, quindi chi ha già una vaga idea del piano ferie fa bene a prendersi in anticipo. Si fanno buoni affari, sopratutto per i voli lungo raggio. Io ho già messo in cantiere un po’ di cose ;)
Anche fra voi c'è qualcuno che già pensa a lungo raggio, lo so, ultimamente mi avete scritto in tanti per dei suggerimenti sul sudest asiatico: Sri Lanka e Nepal in primis, ma anche Vietnam e Thailandia, destinazioni su cui sono sempre felice di dispensare consigli a piene mani. La newsletter di oggi perciò la dedico al continente gentile, sperando di potervi dare qualche dritta utile. Ma nel caso abbiate altri dubbi o domande, potete scrivermi nei commenti o rispondere a questa newsletter.
Cinque consigli per chi va in Asia per la prima volta
Viaggiare in Paesi così lontani, differenti, esotici, è affascinante e al tempo stesso una scommessa con se stessi, con la capacità di adattarsi fuori dalla sicurezza dell'alfabeto latino, dei sapori mediterranei, del clima tutto sommato mite, delle convenzioni sociali conosciute. A cominciare dall’organizzazione del viaggio, non c’è nulla di banale. Ma il bello di saltare fuori dalla zona di comfort secondo me è proprio quello.
1) Passaporto, visti, assicurazione
Il passaporto è indispensabile per partire, e per la maggior parte delle destinazioni in Asia è anche necessario che scada oltre sei mesi dalla data di rientro.
I visti, quando servono, si possono richiedere online in anticipo e a mio parere è meglio farlo: si evitano noiose lungaggini all'arrivo. Sul sito Viaggiare Sicuri ci sono tutti i link ai siti ufficiali per richiederli. In breve:
Thailandia e Vietnam: non serve il visto se il viaggio dura meno di 30 giorni
Sri Lanka e Nepal: è necessario richiedere il visto turistico.
Assicurazione viaggio: io di solito la faccio quando prendo i biglietti aerei, anche se manca tanto tempo alla partenza. Mi fa dormire più tranquilla. (Se state pensando di prenotare il prossimo viaggio, salvate questo link nei preferiti: c'è il 10% di sconto su tutte le polizze con Heymondo.
Alcuni suggerimenti di lettura
Come organizzare un viaggio in Sri Lanka: tutte le info utili
2) Clima e abbigliamento ad agosto e dintorni
Fa caldo, sì, fa molto caldo ed è probabile che nei mesi estivi sia pure appiccicoso. In Asia da maggio ad ottobre passano i monsoni, e sebbene non tutte le zone ne siano influenzate allo stesso modo, il clima può essere molto variabile. Si passa dall'acquazzone al cielo limpido a ritmo random. L'unico elemento costante tipicamente è l'afa.
Nel complesso si può viaggiare tranquillamente in questi Paesi, l’importante è essere attrezzati. Sono indispensabili crema solare e ombrello (anche per ripararsi dal sole al posto del cappello, come fanno gli asiatici, così non si suda in testa), vestiti leggeri e scarpe chiuse (leggi: fango). Non girate troppo scoperti, in ogni caso: in Asia non è gradito.
Qualche trucco utile per restare sempre in energia: partire ben forniti di integratori di sali minerali da sciogliere nell’acqua; evitare le bevande ghiacciate, pena la maledizione di Tutankhamon per lo shock termico in pancia; bere frullati di frutta o latte di cocco (sono super energetici).
Meglio essere estremamente cauti con l’aria condizionata e coprirsi nei luoghi pubblici dove la sparano a manetta. Con lo scherzetto del climatizzatore Luca si è fatto tutto il viaggio in Thailandia a ritmo di pastiglioni di antibiotici tre volte al giorno.
3) Viaggio con agenzia, guida locale, o fai da te: cosa scegliere
Sono tre esperienze di viaggio molto diverse. Organizzare il viaggio in Asia con un’agenzia locale o con una guida è comodo perché si vedono più cose, si conoscono meglio la cultura e la storia locale, non si perde tempo con gli spostamenti. Però in questo modo si resta sempre in una “bolla protetta”: non ci si mischia troppo con le persone del posto, non si prova ad arrangiarsi da soli in un Paese in cui tutto è diverso. D’altra parte un viaggio fai da te è più faticoso, più lento, più soggetto ad improvvisazione. Ma è un’esperienza del tutto diversa. È un’esperienza.
Vedete voi quale soluzione vi sembra faccia più al caso vostro, in buona parte dipende anche da quanti giorni potete stare via. Se sono proprio pochi, meglio muoversi con la guida. Altrimenti, potreste scegliere anche una via di mezzo: qualche giorno con la guida, e i restanti senza.
Se avete bisogno di contatti per guide/agenzie locali in Sri Lanka, Nepal o Vietnam, scrivetemi. In Thailandia invece io e Luca ci siamo arrangiati completamente da soli. Posso darvi qualche dritta, se vi serve, a cominciare da questi articoli.
4) Traffico e sicurezza personale
Il traffico è una cosa che mi stupisce ogni volta in Asia. Vivo a Udine, una città piccola e tutto sommato ordinata, quindi per me il caos di Hanoi, Kathmandu e Bangkok è stato poco meno che uno shock. Ma credo che anche chi di voi abita in centri più grandi rispetto al mio secondo me un'alzatina d'occhi la faccia lo stesso di fronte a fiumi di auto, motorini strombazzanti e altri mezzi improbabili. E un inquinamento pauroso.
Consigli spassionati: non fatevi strane idee di noleggiare un'auto se non avete mai guidato in Asia (tra l'altro, in molti Paesi la guida è a sinistra). Nè la bicicletta, peraltro: decisamente poco adatta per muoversi nelle capitali fra strade a due corsie se non di più. Se proprio avete voglia di pedalare, meglio farlo nelle città più piccole come Chiang Mai, Chiang Dao o Hoi An.
In tema di sicurezza personale, i Paesi di cui vi ho raccontato fino ad ora sono destinazioni tranquille. O meglio: delinquenti e scappati di casa ce ne sono come in qualsiasi altra parte del mondo, ma a meno di non girare in zone malfamate sventolando rotoli di banconote o addobbati di monili preziosi si può viaggiare sereni, tutto sommato. Non è necessario partire con il timore di essere derubati appena scesi dall'aereo, truffati da ogni commerciante o chissà che altro.
Anzi, per quanto mi riguarda, a parte le piccole e normali fregature in cui si può incappare come turisti (es. quelle di cui vi raccontavo nell'articolo su Bangkok) le persone mi sono sempre sembrate gentili e rispettose. Non ho mai avuto paura che qualcuno mi infastidisse nemmeno quando mi è capitato di andare in giro da sola, come vi raccontavo in questa newslsetter.
5) Cucina e street food
Una delle esperienze più interessanti che ho fatto in Asia è stata sperimentare la cucina. Cose che vi consiglio di mangiare: fried rice e noodle in tutte le salse. Frutta fresca, a quintali: papaya, mango, cocco, anguria, dragon fruit... dimenticate il sapore della frutta esotica comprata nei supermercati in Italia, non sapete cosa avete mangiato fino ad ora.
Lo street food è molto diffuso (e ottimo, credetemi) soprattutto in Thailandia e Vietnam, meno in Sri Lanka e Nepal. Sfondatevi.
Cose a cui fare attenzione a tavola: le spezie, appunto, soprattutto se non le mangiate normalmente. Anche se chiedete "No spicy, please" (richiesta per cui di solito ci rimangono malissimo, tra l’altro), è probabile che i piatti siano ugualmente almeno un po' speziati. E se d’altra parte vi piace il piccante, vi suggerisco a non essere troppo spavaldi con piatti mediamente speziati o "hot". Sono micidiali. Un esempio: l'apparentemente innocua Papaya salad thailandese. Tremenda.
Da leggere 🌶️
Due approfondimenti a tema culinario: uno sulla cucina vietnamita, e uno sui piatti tradizionali del Nepal.
Bonus track: 5 libri da leggere sull’Asia
Infine, qualche lettura. Sul blog c’è una sezione in cui vi consiglio alcuni libri di viaggi, ma qui voglio proporvi cinque titoli che sul blog non ci sono (e ho amato moltissimo).
E ora non mi resta che augurarvi… di partire al più presto. 😘
Elisa