Poli opposti (del viaggio)
Ordinario vs. straordinario, social e asocial, soldi, valigie e altri pensieri contrapposti. Perché viaggi e viaggiatori sono diversissimi fra loro.
Ciao, come state?
In vacanza, spero. O con la valigia quasi pronta.
Io fra qualche giorno farò solo un viaggetto breve breve verso nord, per il volo a lungo raggio devo aspettare ancora qualche settimana.
Questo mese ho deciso di accompagnare i suggerimenti di lettura a qualche pensiero sul tema dei viaggi e del turismo, complice un libro davvero bello che ho appena finito di leggere.
“Anche quando sono stato in paesi ostili, non mi sono mai sentito uno straniero. Io non vado più ‘all’estero’. Questa frase si usava al tempo delle diligenze. Io al massimo vado in un posto ‘nuovo’. E mi accorgo che è più o meno come me lo aspettavo. Ma non posso ‘scrivere’ niente, su quel posto. Al massimo posso raccontare come è stata quell’esperienza, per me.”
L'autore è Lawrence Osborne, il libro è “Il turista nudo”. Provocatorio e calzante, sin dal titolo. Ve lo consiglio molto.
Memo ☑️
Prima di iniziare con la newsletter un promemoria importante: vi siete ricordati di fare l’assicurazione viaggi? 😱 Mi raccomando non partite senza che poi se quando atterrate la valigia non arriva o se vi piglia la maledizione di Tutankamon in ferie e tocca andare dal dottore sono solo soldi da spendere e rotture di 🎾🏀. Con Heymondo la potete fare con il 10% di sconto immediato, valido su tutte le polizze.
Iperboli e “iperlativi” del viaggio
Ma torniamo a bomba e iniziamo da questo aspetto, che talvolta mi fa spazientire tantissimo nei confronti di alcune guide di viaggio, blog o magazine: la tendenza a iper-lodare, esaltare e cospargere di brillantini luccicanti tutti i posti di una destinazione, indistintamente. Da mesi sto leggendo di tutto per il mio prossimo viaggio, ma ho fatto fatica a decidere l’itinerario. Secondo la guida, molti blog di viaggi e magazine, in quel Paese tutto è meraviglioso e straordinario. Così meraviglioso e straordinario da apparire poco verosimile, perché senza difetti, cose che non vale la pena vedere, posti brutti (si può dire brutti? Diciamolo).
A me piacciono libri e articoli che restituiscono in senso di realtà, schietto, credibile, anche rude se serve. Voi che ne dite?
Qualche spunto di lettura, fra luci e ombre.
9 cose da vedere e 3 da evitare durante un viaggio in Sri Lanka
Cosa vedere a Bangkok: 13 cose belle e qualche info utile da sapere prima di partire
(Dis)avventure di viaggio, storie tragicomiche dell’altrove.
Stranieri e stranezze
Pensiero numero due: quando vai in un posto nuovo lo straniero/a sei tu. Talvolta anche quello strano. Mi piace come cambio di prospettiva, anche se è un punto di vista difficile da assumere qualche volta. Spesso infatti quando si parte o si torna da un viaggio, sembra che siano "loro" quelli strani. Quelli che nel posto ci vivono.
Ad esempio, fa sorridere che in Asia capiti che gli orientali chiedano ai turisti occidentali di farsi le foto insieme a loro. Dall’alto del nostro cornetto con la marmellata, noi italiani ci stupiamo se a colazione vediamo qualcuno che ordina zuppa con noodles e carne di maiale (piatto tipico vietnamita). Magari ci sorprende anche che in nord Europa le persone lascino praticamente sempre le tende aperte, incuranti dei passanti che guardano dal marciapiede dentro le loro case (fatto ✅). O ancora, per me che abito in Friuli Venezia Giulia, è strano che in Sicilia si inzuppi la brioche nella granita, o che al mercato un cestino con quattro o cinque avocado grossi come palle da rugby e maturi al punto giusto costi un paio di euro. “Signo’, ma perché, da lei quanto costano?" mi ha chiesto quel giorno il mercante di Catania quando gli ho chiesto se il prezzo era giusto. Punti di vista.
I piatti della cucina vietnamita
Soldi (per viaggiare)
A proposito di denaro, siccome a volte parlando con le persone mi sembra di percepire l’idea che per andare lontano ci vogliano per forza tanti soldi, mi sono messa a fare un po’ di conti per curiosità. Anzi, no, per avere dei dati anziché solo un’opinione.
Il presupposto secondo me è che il costo di un viaggio dipende da vari fattori oggettivi (destinazione, stagionalità, continente, alloggi, costo medio della vita del Paese), e altrettanto da scelte personali: ad esempio quanto del budget annuale si vuole usare per viaggiare e quanto per fare altro, quali sono le aspettative, su quale gradino sta il viaggio nella scala delle cose importanti della vita. Per me è senz'altro nella top 3.
Mettendo a confronto vari viaggi, per uno a lungo raggio in sudest asiatico come quelli che facciamo io e Luca, i costi sono di poco superiori in confronto a un viaggio in Europa. A conti fatti, la differenza sta nel modo in cui si ripartiscono le spese. Ad esempio, questa è la suddivisione delle spese per due viaggi di 10-12 giorni.1
Calcoli alla mano, il costo totale di un giorno di viaggio a Maiorca è risultato identico a quello di un viaggio in Thailandia. Se mi chiedete le cifre esatte, ve le dico anche senza tanti problemi. E anzi, se volete, potete farvi un’idea anche da soli leggendo alcuni articoli sul blog.
Quanto costa un viaggio in Thailandia di 10 giorni o 2 settimane
Quanto costa un weekend ad Amsterdam ve lo dico in questo articolo
A questo link invece potete scaricare il file Excel con cui calcolo il budget di viaggio prima di partire e al rientro. Le formule sono già impostate e ci sono le istruzioni per compilare la tabella. Prego. :)
Valigie: serve tutto, o basta poco
Emozione e dilemma tipico di questo periodo, preparare la valigia è un’attività stressante per alcuni e sfidante per altri. Io mi posiziono nella seconda squadra di viaggiatori, tento ogni volta di raggiungere l’equilibrio fra il necessario e il superfluo. Di fatto spesso con scarsi risultati, ammetto. 😅 Come scusante uso quella delle foto per il blog, che mi convincono a portare via molti più indumenti di quanti riuscirò a indossare, o che il clima mi consentirà di mettere. Del resto ditemi quanti di voi riescono a farsi le foto sotto la canicola del sudest asiatico o dopo tre ore di camminata in salita senza faccia sconvolta e maglietta pezzata. Se ci riuscite, vi prego ditemi come fate (Photoshop non vale). Commenti e DM graditi.
Ad ogni modo, se preparare la valigia è un’arte, bisogna pur sempre allenarsi! Qualche suggerimento di lettura a tema.
Partiamo dalle basi: cosa mettere in valigia e 10 cose insolite da portare in viaggio. Da anni l'articolo più letto del blog durante i mesi estivi.
Old but gold: preparare la valigia perfetta con il metodo di Marie Kondo.
Consigli per il bagaglio a mano: come prepararlo per viaggiare in comodità (e un breve reminder su cosa si può portare e cosa no).
Sempre connessi o asocial?
Mentre mi appresto anche io a partire, già penso al materiale che dovrò realizzare durante il prossimo viaggio e a un fatto correlato: guardiamo il mondo attraverso uno schermo. Lo smartphone è diventato un prolungamento del corpo, scomoda appendice che ci tiene con il pollice incollato a app, video e social. Spesso io sostituisco l’iPhone con la fotocamera, ma il principio non cambia: mi stresso per la preoccupazione di avere tutti gli scatti che mi serviranno al rientro. Talvolta temo che quel che non fotografo sia “perso per sempre”, ma quel che mi sfugge è più probabilmente il gusto dell’essere presente, lì e in quel momento. Pago il piacere di avere un blog al prezzo d’ansia da prestazione. Con gli interessi, se sono in viaggio per lavoro e al rientro devo scrivere degli articoli. Potete solo immaginare. :D
Oggi però non riuscirei più a viaggiare senza fotocamera o smartphone, “come si faceva una volta”, sono sincera. Cerco un compromesso tentando di non cedere troppo all'ansia sociale e agli algoritmi che mi/ci vorrebbero sempre super social. Anzi, quando vado in posti in cui non c’è segnale, ne sono ben felice.
Voi come la vivete?
Tre posti per riconnettersi con se stessi (perché in quelle zone spesso lo smartphone non prende).
Khao Sok, lussureggiante parco nazionale in Thailandia del sud. Per questo non ho ancora scritto un articolo specifico, ma intanto potete andare a vedere l’itinerario per un viaggio di 10 giorni fra le isole del Mar delle Andamane e questo posto magnifico. Una preview nel video qui sotto.
Dormire in un monastero buddhista in Nepal (dove in teoria si dovrebbe fare a meno del telefono per un po’).
🔗 Tips & Links
Prima di salutarci, i consueti suggerimenti e link, non ne aveste avuti abbastanza fino adesso.
Il link più cliccato della newsletter precedente è l’escursione sul Piz Boè in Trentino-Alto Adige.
Vi siete mai chiesti qual è la compagnia aerea migliore del mondo? Ne parlo in questo articolo, in cui vi dico la mia anche su quali compagnie scegliere per andare in Asia.
Un post nuovo nuovo pubblicato oggi: consigli sui mercati più interessanti di Bangkok e dintorni
Ho pubblicato un thread su Substack a proposito di valigie & co.: è uno scambio di idee tramite commenti. Ve lo linko di nuovo qua e aspetto i vostri, ce ne sono già molti carini.
Io sono Elisa Malisan, di professione marketer e specialista in comunicazione. Autrice del blog Elimeli, sono esperta di sudest asiatico, appassionata di montagna, natura e città d'arte. Viaggio e scrivo, non sempre in quest'ordine.
Se quel che scrivo ti pare utile o ti piace come lo faccio puoi consigliare la newsletter ai tuoi compagni di viaggio.
Vi invito infine a restare in contatto sul canale Whatsapp e Instagram, dove potrete seguire me e Luca in viaggio verso il nord Europa, fra qualche giorno, e a settembre un po' più lontano :)
A presto,
Elisa
Da questo calcolo ho escluso l’assicurazione viaggi, perché nel 2022 l’avevamo fatta annuale per l’Europa, mentre nel 2023 avevamo scelto una polizza per il viaggio singolo. I costi non sono confrontabili.
Ottimi spunti, io viaggio molto, ma lo zaino è sempre un dilemma. Adesso sto usando la tecnica di cominciare a prepararlo qualche giorno prima e man mano fare modifiche. Dramma e valigie troppo pesanti invece, quando vado a vivere per qualche settimana a Milano o a Udine o torno in Australia. Quindi sicuramente c’è una distinzione tra avventura e quotidianità. Consigli?